mercoledì 21 luglio 2010

Excursus storico

Prima di parlare di modelli pedagogici dobbiamo fare un breve escursus storico per capire come siamo arrivati all'attuale situazione storico-culturale.
L'infanzia come fenomeno sociale è recente; se andiamo a ricercare notizie dell'infanzia nella letteratura delle varie civiltà possiamo notare che i Greci, per esempio non prestarono molta attenzione all'infanzia, all'educazione in generale, ma non all'infanzia come categoria speciale. I romani svilupparono il concetto di educazione partendo dai greci, stabilirono un nesso tra l'adolescente e il pudore, ma anche le conquiste in termini di scolarizzazione, del concetto di pudore dell'infanzia,vennero cancellate dalle invasioni barbariche. Bisognerà aspettare il rinascimento perchè si parli nuovamente di infanzia.Si sono quindi sviluppate tutta una serie di studi e correnti di pensiero che hanno mirato all'osservazione e definizione di questa categoria. Erasmo da Rotterdam ritiene che l'educazione sia importantissima e vada impartita già in tenerissima età e deve essere accompagnata da una morale, deve essere impartita con dolcezza e non con ferocia.
j.j. Rosseau pone il soggetto in formazione al centro dell'attenzione, come colui che deve essere a contatto con la natura, e l'educazione si sviluppa all'interno di alcune antinomie: autorità- libertà, natura- cultura, eteronomia- autonomia, società- individuo.


Pestalozzi non ritiene invece che l'uomo sia necessariamente buono ma che è compito dell'educazione perfezionare e sostenere la sua naturale evoluzione.


Herbert fu tra i primi a sostenere l'esigenza di un approccio scientifico all'educazione che deve partire dagli interessi veraci nella persona umana. Locke introduce il concetto di tabula rasa e quindi l'educazione dei bambini è tra gli impegni prioritari dello stato.
Froebel parla di educazione che ha il compito di liberare e far crescere fornendo la possibilità ad ogni individuo di realizzarsi concretamente e autonomamente, non proponendo modelli esterni da imitare.
La Montessori elabora il suo metodo partendo dallo studio di bambini con problemi psichici estendendolo poi ai bambini normali; libertà che favorisce la creatività, organizzazione dell'ambiente, partecipazione attiva dei genitori alle cure e igiene del bambino, utilizzo di materiale didattico specifico, l'osservazione sono alcune delle caratteristiche principali del suo metodo.
Piaget dimostrò l'esistenza di una differenza qualitativa tra le modalità di pensiero del bambino e dell'adulto e che il concetto di capacità cognitiva (intelligenza)è strettamente legato alla capacità di adattamento all'ambiente fisico attraverso i due processi di assimilazione ed accomodamento.
Fine prima parte

Tratto da: Modelli pedagogici e analisi del contesto Nido di Rita Zecchin
Corso di specializzazione Spazio Nido Ed. La scuola, Padova 2009-2010




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